"DCA e Peso"

Buongiorno a tutti e ben tornati nel blog di Full Of Beans!
Oggi, dopo tanto tempo, torniamo a parlare di DCA e, in particolare, tratteremo l’argomento DCA e peso. Che cosa significa? Lo vediamo subito!

Come sappiamo i DCA sono un’ampia categoria di disturbi psichiatrici che coinvolgono la sfera dell’alimentazione. Prestiamo molta attenzione a quest’ultima parola evidenziata perchè ci servirà più avanti.

Questa classe di disturbi negli ultimi anni ha acquistato un notevole interesse da parte della comunità scientifica, anche a causa del rilevante aumento dei casi che si è verificato e che si stà tutt’ora verificando. Per molto tempo però, nell’immaginario comune, l’unico DCA effettivamente conosciuto è stato l’Anoressia Nervosa.

Perchè questo?

I fattori che hanno contribuito a far conoscere e riconoscere questo disturbo sono sicuramente stati più di uno. Da una parte conta il fatto che l’Anoressia Nervosa risulta comunque essere il Disturbo Alimentare più diffuso. Dall’altra c’è però anche il fatto che sicuramente in molti casi questo tipo di disturbo risulta essere il più visibile. Ma cosa ha comportato questo?

Bè, sicuramente ha portato la collettività ad avere una concezione sbagliata dei DCA. Ancora oggi, infatti, è molto comune pensare che possa soffrire di Anoressia, o più in generale di un DCA, solamente chi è visibilmente molto magro e si trova in uno stato di sottopeso.

La realtà però è ben diversa. Come abbiamo detto all’inizio, i DCA coinvolgono la sfera dell’alimentazione. Cosa significa? Che chi ne soffre mette in atto dei comportamenti disfunzionali nel proprio modo di alimentarsi. Quindi, come potrete intuire, questo non implica direttamente una perdita di peso. Può verificarsi in alcuni casi, ma molte volte si può avere un rapporto non sano con l’alimentazione, pur non essendoci una perdita di peso.

Il mio intento, attraverso questo articolo, è solamente uno. Far comprendere che può esserci un forte disagio psicologico legato alla sfera alimentare, anche se non si è sottopeso. Il peso di una persona non può mostrare il reale stato della malattia.

I Social

Spesso vedo su Instagram immagini e video in cui vengono comparati il prima e il dopo di persone affette da un disturbo alimentare, con l’intento di confrontare il corpo malato, generalmente sottopeso, con il corpo sano e normopeso. Le motivazioni che spingono a fare questa tipologia di post sono sicuramente buone, ma di fatto si passa il messaggio che per essere “malati” si debba per forza avere un corpo sottopeso.

A mio parere è importante comprendere che queste comparazioni del prima e del dopo non ci danno un reale indicatore del benessere psicologico di una persona. L’essere o il ritornare normopeso non va di pari passo con lo stare bene mentalmente.

Parlo di questo perchè anche a me, in prima persona, è capitato di ritornare ad un peso stabile e “normale” per una ragazza della mia età, ma di non aver scavato a fondo e di non aver risolto i malesseri psicologici che in primis mi avevano portata a stare male e a soffrire del disturbo. Purtroppo mi è capitato di riscontrare questa problematica con dei medici: essere messa in secondo piano ed essere catalogata come “quasi guarita” perchè fisicamente stavo bene.

Perciò questo mio articolo ha il semplice intento di spingere tutti a prestare più attenzione e ad andare oltre l’apparenza, perchè spesso le cose non sono come appaiono da fuori.

Alice.

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